Oramai l’intelligenza artificiale AI è sulla bocca di tutti, anche in fotografia. Voglio dedicare un po’ di tempo per esprimere cosa ne penso sia in fotografia che in generale!

Questa immagine con me ed il Monte Catria sullo sfondo sembrerebbe insolita dato l’argomento ma in realtà è alla base di tutto quello che sto per scrivere! Faccio una premessa, per quel che si possa immaginare sono molto più al dentro delle nuove tecnologi di quanto si possa immaginare e nella mia vita ho anche contribuito allo sviluppo di alcune tecnologie che hanno aperto la strada al mondo d’oggi. Con questo posso dire di conoscere bene sia il mondo “analogico” che quello virtuale e tecnologico.

La prima cosa che mi viene in mente di dire…in quanti realmente sanno cosa si l’intelligenza artificiale?

La prima grande distinzione sull’utilizzo dell’ intelligenza artificiale che voglio fare è legata al suo utilizzo, serve per “creare” o per aiutare? Partiamo dal fatto che l’intelligenza artificiale non esiste dal 2023 ma da prima solamente che non ci accorgevamo di averla intorno a noi perchè poco “promossa” e sfruttata nella vita di tutti i giorni.

Detto questo voglio partire con la prima distinzione.

L’intelligenza artificiale deve esistere per aiutare e non per creare, a creare siamo bravi da soli se invece ci permette di accellerare i nostri processi sotto il nostro controllo è ben accetta. Chiudo subito una parentesi, se si utilizza per creare e di conseguenza per fare cose che non fanno parte delle nostre competenze e colmare la nostra ignoranza da dietro una tastiera non è più intelligenza artificiale ma deficIenza artificiale!

Con questa affermazione già in molti smetteranno di leggere questo articolo ma come puoi immaginare tu che continui a leggere… non me ne frega nulla!

Torniamo all’intelligenza artificiale utilizzata per aiutare! È una tecnologia molto importante perchè permette a molte persone con limiti seri di poterli abbattere e poter avere nuove opportunità nella vita, parlo di grossi problemi fisici e disabilità che limitano la vita a molte persone.Può essere anche d’aiuto nella vita di tutti i giorni per esempio in ambito lavorativo, se la AI mi permette di velocizzare alcuni processi senza dover effettuare ulteriori controlli ben venga. Ora entriamo in campo fotografico, alcuni processi lavorativi potrebbero avere un senso altri penso che siano delle vere e proprie forzature. In fotografia la AI la troviamo sia nelle attrezzature che nei software e sfruttando al massimo questa tecnologia, non parlo di far creare le immagini all’intelligenza artificiale come successo di recente in un famoso concorso, praticamente la foto non la facciamo più noi ma gli strumenti. Una volta erano chiamati automatismi  ora però si sta un pochino esagerando ed onestamente dovremmo anche sentirci un po’ offesi dato che stanno introducendo funzionalità che praticamente dichiarano che non sappiamo fare nulla e ci pensa a tutto la macchina fotografica, io mi incazzerei! Però devo fare un valutazione non da poco, la colpa è solamente la nostra perchè ci affidiamo sempre più a questi meccanismi invece di sfruttare le nostre competenze e sfruttarle al meglio insieme alla nostra creatività. Ci siamo fatti trasportare dalla velocità della comunicazione online senza pensare che continuiamo ad essere degli esseri viventi che non fanno milioni di calcoli al secondo ma che semplicemente vivono e fanno quello che possono, non possiamo chiedere ad un maiale di parlare latino o ad un asino di volare!

Ho mai utilizzato l’intelligenza artificiale nel mio lavoro? Certo che si ed ora ti spiego pure dove e come.

Ho logicamente fatto alcuni test in fotografia e la ritengo odiosa, chi sostituisce un cielo con la AI in un’immagine di paesaggio sta truffando chi guarda la sua immagine e non aggiungo altro. Per questo ho voluto vedere fino a dove si spingevano i software per capire anche quanto di marcio c’è in giro però qui parliamo di creare parti di immagini non reali. L’ho provata anche per alleggerire il processo lavorativo ed alcune funzioni su stacking ed esposizione multipla sono comode perchè fanno alcune operazioni al posto mio che richiederebbero solamente molto tempo e non vanno a modificare il risultato replicando quello che avrei fatto io in più tempo. Ad oggi la AI viene utilizzata molto per la riduzione del rumore e l’aumento di dettaglio però non sono molto favorevole a questi interventi per due motivi, il primo è che se non sei capace a scattare non puoi sempre sperare nei software ed il secondo che comunque non mi fido del risultato e preferisco fare tutto a mano.

Ho utilizzato la AI anche in campo audio, ci sono alcuni siti che ti permettono di editare in automatico il tuo file audio e di avere in pochi secondi la tua voce equalizzata e priva di rumori di fondo però anche qui la vedo un’esasperazione ed anche qui ho due validi motivi per non utilizzarla: il primo è che non sempre si ottiene lo stesso risultato (per ora), il secondo è che la mia voce sarà sempre la stessa e se configuro un’equalizzazione su un software di editing audio salvando il mio preset avrò un risultato più veritiero.

Poi faccio sempre una considerazione personale, se devo mettere a posto l’audio della mia voce una volta solamente nella vita utilizzerò la AI o intelligenza artificiale (stessa cosa vale per una fotografia), se devo lavorare molto spesso con la mia voce è meglio studiare ed imparare a gestire in autonomia questi processi per poi avere un qualcosa di nostro (anche questo vale per la fotografia).

Dopo queste poche considerazioni penso che se sei arrivato a leggere fino a qui già sai cosa sto per dirti…

Per come la vedo io l’intelligenza artificiale è molto utile però non dobbiamo dimenticarci che non ci può sostituire, l’intelligenza artificiale un giorno non sbaglierà più ed il bello di essere vivi è sbagliare per migliorarsi, studiare per creare e non essere perfetti. Immaginatevi un mondo dove tutti dicono le stesse cose perchè fanno tutti la stessa domanda a chat gpt ed hanno la stessa risposta ma poi c’è una cosa che non pensiamo mai…purtroppo!

Siamo belli perchè ognuno di noi ha le sue unicità, non cerchiamo di essere come gli altri ma cerchiamo di essere come siamo con i nostri errori ed imperfezioni. Non possiamo piacere a tutti ma sicuramente in giro per il mondo c’è qualcuno che ci apprezzerà ma prima di tutto impariamo ad apprezzarci! Lasciamo da parte qualche volta le tecnologie per scoprire quanto siamo belli ed orgogliosi di noi stessi quando impariamo qualcosa di nuovo o creiamo qualcosa di bello!

Da qui in avanti penso che il bello sarà sempre più nell’imperfetto!

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