Una delle esperienze al top che ho vissuto nella mia vita di fotografo è stata proprio quella di CUBA, in particolar modo il periodo passato ai Jardines de la Reina.

Prima di tutto voglio parlarti proprio dei Jardines, sono un arcipelago di oltre 600 isole nel sud-ovest di Cuba, un vero e proprio paradiso terrestre dove biologi vivono tutto l’anno per poter salvaguardare questo fanastico ecosisrtema. Un luogo incantato dove è possibile praicare attività di diving, ecoturismo e pesca a mosca tutto sotto lo stretto controllo dei gestori delle acque. I Jardines de la Reina erano il luogo preferito da Fidel per le sue immersioni, la vastissima quantità e diversità di specie che li abitano fa si ceh allo stato attuale sia una delle mete più richieste per il diving, non da tralasciare il fatto che, grazie ad un costante controllo da parte della squadra di biologi, la barriera corallina che li circonda è una delle poche in salute nel mondo.

Ti ho dato un’infarinata sul luogo ora i dico perchè ero li!

Sono stato a Cuba nel 2014 per un servizio fotografico di pesca a mosca, ho passato 2 giorni all’Havana per poi trasferirmi a Cayo Largo per il primo servizio (te ne parlerò in un altro articolo) e poi spostarmi ai Jardines de la Reina per poi fare ritorno a casa.

Un servizio totalmente dedicato alla pesca a mosca che a Cuba è una fonte di turismo molto importante, basti pensare che le tutele ambientali che ho visto li difficilmente le si incontrano in giro per il mondo ma peggio ancora non le troveremo mai in Italia.

Pensate che a Cuba per “combattere” il bracconaggio di pesca hanno utilizzato il sistema più semplice del mondo. Quello che era un bracconiere e faceva un danno è diventato una guida di pesca professionista che ora tutela le acque…sempice ma efficacissimo metodo.

Adesso entriamo nel bello della mia esperienza…

In questo articolo non ti parlerò della fotografia di pesca a mosca ma di quello che ho incontrato in questo luogo fantastico. sono riuscito a fotografare: iguana, falchi pescatori e lui, El Niño.

El Niño è un coccodrillo che ho incontrato nelle mangrovie dei Jardines de la Reina e mi ha permesso di fare un servizio fotografico fantastico, sempbrava di lavorare con una modella. È stata tanta l’emozione in quel momento che non capivo più niente, addirittura da quanto mi sono avvicinato ho toccato ben 2 volte il paraluce del 16mm sul suo muso.

Di seguito ti propongo alcuni scatti e ti spiego come sono riuscito ad ottenerli e l’attrezzatura utilizzata.

Questo forse è lo scatto che più mi rappresenta, lo sguardo di El Niño. Un’immagine ottenuta con tante emozioni dato che è scagttata con una Nikon D3 ed un Nikkor 105mm VR Micro. Ti anticipo che non sono un amante dei tele per fotografare gli animali e tanto meno delle situazioni “addomesticate” come capanni e posatoi, io preferisco studiare il comportamento dei soggetti e poi fotografarli con ottiche che vanno dal 16mm al 100mm. Ho anche ottiche come il 600mm ma fondamentalmente lo utilizzo per altri scopi, sono un po’ strano!

Torniamo all’immagine in questione, la ridotta profondità di campo è data dalla pochissima distanza dal soggetto ed dal diaframma abbastanza aperto, ho optato per questa situazione di scatto perchè volevo proprio questo risultato ossia volevo dare importanza agli occhi in un ritaglio molto stretto.

Questo scatto è il risultato di una serie, non una raffica, di scatti per prendere la giusta inquadratura dato che comunque stavo scattando da un’imbarcazione. Il soggetto era frontale a me ed io ero leggermente più alto ma non di molto, lo puoi vedere dal video.

In questo scatto El Niño si è messo in posa sollevando il muso dall’acqua, qui stavo utilizzando un grandangolo, 16mm su full frame, per poter ambientare El Niño nel suo abitat naturale, le mangrovie. Questo perchè la foto precedente potrebbe essere stata fatta ovunque agli occhi di un ignorante, anche allo zoo…ma non è così!

Questo  scatto è il risultato di molta paienza, ho una serie di scatti collegati a questo ma nessuno con questa postura fantastica. Nella sua composizione il soggetto taglia l’immagine quasi in diagonale, sullo sfondo si intravedono le mangrovie nelle flat cubane.

Molto importante in questa immagine è stato l’utilizzo del filtro polarizzatore che mi ha permesso di togliere divfersi riflessi dell’acqua dall’immagine.

Cambiamo soggetto e passiamo ad un altro animale che adoro, il falco pescatore. Anche questa immagine porta con se una fantastica esperienza. Il falco si è alzato in volo sopra le nostre teste mentre stavamo pescando, ho avuto giusto il tempo di scattare questa immagine che tengo con me sopra la mia scrivania nel mio studio fotografico.

Il falco pescatore è un rapace magnifico nella sua struttura alare e nella sua tecnica di caccia, fortunatamente ero pronto con il secondo corpo macchina con montato il 105mm e sono riuscito ad ottenere questo scatto del falco che vola nel blu del cielo.