È tempo di innovazione! Anche Panasonic torna alla carica con il suo micro 4/3 tutto dedicato al video. COme al solito non starò a parlare delle caratteristiche tecniche in se, quelle le lenca benissimo Panasonic nel suo portae e ti consiglio di leggerle a questo link PANASONIC GH6.

Adesso parliamo del mio parere relativo a questa macchina applicata al video documentaristico fai da te in natura.

Se hai letto il precedente articolo sai che sono possessore anche di una Panasonic G9 che ho preso proprio per scoprire il sistema M43.

Iniziamo! La Panasonic GGH6 è una grande evoluzione dell precedente Panasoni GH5 MK2, le qualità video sono a dir poco impressionanti se consideriamo che stiamo parlando di un’attrezzatura video low cost che ci permette di ottenere risultati serie cinema. La sua tropicalizzazione e compattezza la rende ideale per la documentaristica in natura. Questo anche grazie al fatto che abbiamo a disposizione, utilizzando le lenti proprietarie, una stabilizzazione molto performante che ci permette di registrare anche a mano libera con ottiche abbastanza lunghe.

Il peso è superiore alla neonata Olympus OM-1 che però preferisco per la fotografia. Questa GH6 ci permette di registrare fino al 5,7k ma soprattutto arriveranno agggiornamenti di firmware che permetteranno la registrazione su HD esterno collegato tramite USB-C. In pratica avremo a che fare con una piccola BlackMagic molto performante. In precedenza ero tentato dalla Panasonic BGH1, a piccola serie cinema micro43, però c’era il problema che comunque andava collegata ad un monitor esterno e questo lo vedevo un limite per chi deve andare in zone montane scomode. Con questo nuovo modello penso che si possano ottenere ottimi risultati ad un prezzo veramente concorrenziale, parliamo di 2000€ circa, con un sistema video audio molto interessante.

Le caratteristiche tecniche ci permettono di avere molta qulità video ma anche un bel risultato in slow motion se si lavora in fullHD, logicamente servirebbe sempre una bella prova sul campo ma me la immagino nella documentaristica macro e di animali, anche grazie alle lenti Panasonic come il 100-400mm (200-800mm equivalete) stabilizzato senza dimenticare che, grazie agli anelli adattatori, posso utilizzare anche atre ottiche. L’aggiornamento meno importante è avvenuto lato autofocus ceh rimane a contrasto ma onestamente lo vedrei un problema più fotografico dato che nel video, soprattutto nella documentaristica, la messa a fuco solitamente è manuale. Considero questo strumento un bel passo avanti per il mondo del micro43 come sostengo lo sia la Olympus OM-1 però mi riservo di attendere nuovi sviuppi dalle case prodruttrici dato ceh siamo solo all’inizio di questa nuova era.

Non dimentichiamoci che la Panasonic GH6 ha un ottimo livello di tropicalizzazione e un corpo molto robusto agli urti, non dobbiamo farci spaventare dal sistema di raffreddamento che non andrà a creare problemi alla nostra attrezzatura nemmeno nelle condizioni più precarie. Questo diventa un fattore chiave che si aggiunge alla praticità di trasporto, ingombro ed utilizzo.

Ti stai chiedendo se io la acquisterei come tuttofare per foto e video? La risposta è sicuramente NO! Questo eprchè è una macchina dedicata al video, la scelta che farei rimane legata alla Olympus OM-1 per le mie necessità principali però sono curioso di vedere se Panasonic decide di produrre una nuova Panasonic G9 per comandare il mercato fotografico del micro43, ho i miei dubbi su questo dato che è un’azienda, giustamente, orientata al mondo del video e del live streaming e comunque sarebbe più intelligente investire nel mondo del full frame lato fotografia. Vediamo cosa arriverà in futuro, per ora aspettiamo!

Tutto questo va sempre rapportato a ciò che si fa lavorativamente con questi strumenti e soprattutto al prezzo che si paga. Nel precedente articolo parlo anche di portabilità, spesso si paragonano questi strumenti a strumenti molto più costosi ma a mio avviso è totalemte errato. Non posso paragonare una GH6 ad una RED perchè hanno caratteristiche diverse e prezzi totalemte diversi e non la posso nemmeno paragonare ad una Sony A7S3, dobbiamo sempre valutare prima di pensare a cosa ci fa più comodo per il nostro lavoro. La compattezza di tutto il sitema micro43, nel mio caso, viene valutato in terreni ostili dove avere uno zaino più leggero fa la differenza e dobbiamo sempre tenere da conto che la fotografia non la fa lo strumento ma il fotografo!

Detto questo, e vedendo le recensioni che stanno uscendo nel modo del web resto sempre più convinto che in ambito naturalistico e dello sport outdoor il sistema micro43 potrà dare grandi soddisfazioni!

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