Spesso mi viene fatta questa domanda, ma tu fai ancora fotografia? Il problema non è la domanda in se per se ma il motivo per cui viene fatta e ne parlo in questo articolo.

Questa è una delle pochissime immagini che mi ritrae mentre scatto le mie foto. Difficilmente con me c’è qualcuno e difficilmente ci sono immagini come questa e forse questa cosa è un bene…o forse no! Non sono uno di quelli che deve per forza avere delle foto che lo ritraggono in mezzo alla natura per dimostrare o vendere, io semplicemente vado e faccio, è il moi lavoro. Forse è anche un modo per restare insieme alla mia fotografia, da solo.

In molti vedono la fotografia naturalistica come un modo per stare insieme ad altri fotografi amici, forse per paura di stare da soli in mezzo alla natura o semplicemente per condividere insieme ad altri un’esperienza. Tutto giusto e lecito ma, dopo una vita passata a scattare foto naturalistiche, la mia visione è completamente diversa con cognizione di causa. Io ho la fortuna di essere nato e vivere in un’oasi naturale, il Parco del Monte Cucco ed ho anche avuto la fortuna di poter girare il mondo con il mio lavoro di fotografo naturalista e di viaggio toccando mete molto remote ed anche “disabitate”.

Per me la fotografia naturalistica non è un momento “conviviale”, per me la fotografia naturalistica è un momento privato fatto anche di studio ed osservazione. Spesso da solo fai molto di più che insieme ad altre persone e non perchè siano di disturbo ma semplicemente perchè le esigenze di ognuno di noi sono diverse.

Dopo questa premessa andiamo a trattare l’argomento, scatto ancora fotografie nella natura? Ebbene si, scatto fotografie ogni volta che sono nella natura utilizzando qualsiasi cosa, dallo smartphone alla macchina digitale ed analogica.

Va fatta anche una valutazione, tante cose che incontro oggi non le fotografo più se non per i social e quindi scatto direttamente con lo smartphone e le pubblico, altre immagini le produco in digitale dandogli meno importanza ma poi arriva la vera bellezza della fotografia.

Io vengo dalla fotografia a pellicola e per me scattare a pellicola e come partecipare ad un rituale. Eseguire una serie di operazioni, ance in diversi ambienti, che portano ad un connubio di emozioni ed esperienze che mi permettono di raggiungere un alto livello di soddisfazione nella fotografia naturalistica.

Per me lo scattare in digitale è divenuto superfluo, oramai il digitale lo utilizzo più per i video che per la fotografia, è diventato un ottimo strumento per documentare, tanto è vero che mi sto dedicando ad un documentario naturalistico.

La macchina a pellicola è con me da sempre, a differenza di quelle digitali. Ho cambiato molte macchine fotografiche digitali ma non ho mai cambiato le mie macchine a pellicola, guarda caso!

Se si pensa che io non scatti più fotografie per me è un pregio perchè significa che mentre il mondo va veloce ed è infetto dalla frenesia io riesco a stare nel mio spazio dove la virtù principale è dettata dal tempo. Per la fotografia a pellicola serve tempo e questo tempo è distribuito in alcune fasi che non sto a spiegare in questo articolo ma le tratterò in dettaglio, l’importante è rispettare queste fasi per trovare la vera natura da fotografo che c’è dentro di me, quella natura che mi ha fatto nascere e crescere tecnicamente oramai da diversi anni!

 

Prima di andare avanti iscriviti alla mia NEWSLETTER, non riceverai 100 email al giorno e tanto meno commerciali ma ti invierò aggiornamenti su questo BLOG e tante altre cose interessanti!